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Cina: il vero competitor dell’Occidente

by Giacomo Calef

Cina: il vero competitor dell’Occidente

Nel 2020 e nel 2021 la Cina ha ridotto il gap economico con gli Stati Uniti con tassi di crescita del PIL rispettivamente del +2,3% e del +8,1%, ma il Fondo Monetario Internazionale per il 2022 sta tagliando le stime: dalla precedente rilevazione del +5,7%, a Gennaio ha previsto un più moderato +4,8%. La ragione risiede nelle principali componenti che hanno influito sulla forte crescita negli ultimi anni, ovvero le esportazioni e gli investimenti delle State Owned Enterprises, che in futuro dovrebbero normalizzarsi. Invece le vendite al segmento retail, quindi i consumi dei privati, hanno registrato dati più deludenti. Nel 2021 è stato segnato solo un +1,7%.

PIL cinese: breakdown per componente

Con il round delle stringenti normative che hanno colpito soprattutto le big della tecnologia ed il settore dell’istruzione privata, ora il colosso asiatico punta ad una crescita economica di maggiore qualità, focalizzandosi maggiormente sui consumi dei privati. Da un lato, dunque, l’obiettivo del Governo sarebbe quello di ridurre i costi che pesano maggiormente sui nuclei familiari. Ad esempio, è stato stimato che a Shanghai, in media, le famiglie spendono più del 70% del proprio reddito per l’istruzione dei figli. Dall’altro lato, invece, il focus sarà quello di rafforzare la middle class e formare le nuove figure professionali del futuro, in vista della trasformazione tecnologica e digitale dell’economia. Secondo uno studio oggi la Middle Class conta circa 340 milioni di persone, ma già entro il 2025 si potrebbe arrivare a 500 milioni. Per portare avanti le proprie politiche economiche il colosso asiatico, inoltre, può contare su una situazione ben diversa rispetto all’Occidente. Mentre negli Stati Uniti la Federal Reserve sta per avviare il ciclo di rialzi dei tassi, la Banca centrale cinese, ovvero la People’s Bank of China, ha ancora spazio manovra. A fronte del sell off causato dalle tensioni in Ucraina, la PBOC ha fatto un’importante iniezione di liquidità nel mercato del credito a breve termine, che è stata una delle più corpose dal 2020. In relazione alle ultime vicende geopolitiche si dovrebbe tenere in considerazione anche la contrapposizione con l’Occidente. Di recente Gazprom ha siglato un accordo strategico di lungo termine con la China National Petroleum per la fornitura di gas nei prossimi 25 anni, mentre la Cina, come parte dell’iniziativa “Belt-and-Road”, da tempo eroga finanziamenti alla Russia per supportare più di 60 progetti di investimento in diversi settori, incluso anche l’Oil &Gas. Riteniamo quindi che l’economia cinese rimanga un’area interessante per migliorare la diversificazione di portafoglio, ma la complessità dell’investimento richiede l’affidamento a gestori locali attivi, che facciano selezione di aziende e settori con posizioni lunghe e corte.

 

 

Fonti: NS Partners Research, Bloomberg, Wall Street Journal, scmp.it, menafn.com

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 25.02.2022

  1. Panoramica macro
  2. Cina: il vero competitor dell’Occidente

 

 

 

 

Disclaimer

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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